Volere è potere
Essere genitori di due figli maschi oggi, non è facile. Sono una lavoratrice nel settore Customer Care, ma sono anche una madre e mai come in questo quadro storico, dove tutto è distorto dai social, trovo ancor più difficile il nostro ruolo di genitori (madri e padri).
Il mio obbiettivo è sempre stato quello di inculcare ai miei figli che nulla è regalato, nulla è dovuto, nulla può essere reclamato con prepotenza e TUTTO DEVE essere guadagnato, non rubato o copiato.
Il VOGLIO, fine a sé stesso, non esiste…
Le mie innumerevoli lavate di testa da “mamma rompi biip” (come mi appellerebbero loro) spero siano valse a qualcosa e che a loro sia chiaro che la vita è bella se ricca di sogni… Sogni che vanno inseguiti, ma non pretesi da un voglio.
Voglio quel gioco,
Voglio la bicicletta da enduro,
Voglio la moto,
Voglio la patente…
E chi più ne ha più ne metta di questi dannati voglio! Bene… quando VUOI, PUOI ANCHE!
Volere è potere sosteneva Michele Lessona.
E così i miei figli hanno sempre lavorato fin da quando ho memoria (e adesso, ahimè, io non sono più di primo pelo) per ottenere ciò che volevano.
All’inizio erano piccoli lavoretti in famiglia, come pulire vetri e pavimenti dai nonni o famigliari, poi c’è stato il periodo delle consegne a domicilio con gli scooterini scassati del pizzaiolo e infine lavori più continuativi in alternanza agli studi universitari.
Una giusta retribuzione per valorizzare le risorse umane
Non ho la presunzione di affermare che la mia linea educativa sia quella più idonea, ma sicuramente è quella in cui credo io e, nel contempo, quella più complicata.
Numerosi sono stati e sono tuttora gli ostacoli lungo il cammino; uno fra questi la questione del salario minimo, spinoso dibattito politico e sociale, che ha caratterizzato periodicamente gli ultimi quattro anni con la presentazione di diverse proposte di legge sul tema, fino ad arrivare al 30 giugno scorso, quando è stata presentata l’ultima proposta per la sua introduzione in Italia.
La principale finalità del salario minimo è quella di garantire una retribuzione che sia proporzionata al lavoro svolto.
Non fraintendetemi, io sono la prima a non sovra quantificare a livello economico, i lavori che i ragazzi mi fanno in casa; come prima cosa parto dal presupposto che non sono professionisti; quindi, se mi devono imbiancare, la retribuzione sarà proporzionale all’abilità (lo so sono cattiva, ma così va il mondo e anche il nostro micromondo familiare).
Qui si insinua un “però” grande come una casa, non si può neanche sminuire e sottostimare il lavoro, altrimenti addio insegnamento (nel mio caso) e addio piatto in tavola (per i lavoratori “poveri” che attualmente hanno una retribuzione inferiore e che, in molti casi, non sono neanche coperti da contratti collettivi)!
5 euro lordi l’ora… e ho detto tutto! Lordi eh… tanto per essere chiari.
Volendo fare un paragone, la Proposta di Legge depositata a giugno prevede un salario minimo legale di 9 euro. Beh… è una proposta e come tale ancora non tutela i lavoratori.
Condizioni di lavoro e performance del Customer Care Service
Tempo fa mio figlio è andato a fare un colloquio (ovviamente mi astengo dal menzionare il nome della nota Azienda) per un posto part-time in un Call Center.
“Mamma, così mi compro la macchina tutta mia!”… questi sono stati i presupposti.
Così, il giovane uomo, si reca al suo primo colloquio di lavoro. Quattro domande in croce non inerenti alle sue capacità, ma alla sua disponibilità oraria e poi la batosta: “5 euro lordi l’ora”.
Facendo un breve conto matematico: forse per l’età pensionabile si sarebbe potuto permettere una macchina per neopatentati, ovviamente solo e rigorosamente usata e ovviamente con vitto e alloggi genitoriale!
Adesso, fortunatamente mio figlio, come molti altri giovani, aveva l’alternativa in tasca: impegnandosi in una Startup innovativa che punta al Crowdfunding (non entro nel merito perché non ne sarei in grado, da dinosauro che sono).
Ma, a questo punto, la domanda che mi nasce spontanea è tutt’altra: quale sarà il grado di preparazione di un Call Center con dipendenti pagati 5 euro lordi l’ora?
Customer Experience: formazione è business strategy
Senza ombra di dubbio, l’Azienda fornitrice di tale servizio customer care, avrà prezzi concorrenziali, anzi, diciamola proprio, offrirà prezzi unici! Quanto unica sarà la qualità del servizio, servizio fornito da un operatore che appena avrà la possibilità di andarsene a gambe levate, non ci penserà due volte.
Forse il concetto di minimo salariale andrebbe rivisto, in questo caso.
Non si può pretendere o anche fornire una qualità che sia anche solo minimamente decente, se, alla prima occasione, i dipendenti scappano con il conseguente disagio di doverne formare di nuovi… in teoria!
Dico “in teoria” perché non credo che in quei 5 euro lordi siano inclusi una sorta di formazione/affiancamento periodici, affinché l’operatore possa rispondere a dovere alle esigenze dell’azienda Partner.
Il famoso rapporto qualità/prezzo… ma se la qualità non esiste, ne vale la candela?
Customer Care Voice & Web: la formazione continua garantisce qualità del Servizio
Mi chiedo questo, perché io sono testimone in prima linea (e non in senso figurato, ma solo perché ho la postazione di lavoro proprio di fronte) alle numerose formazioni cicliche delle nostre ragazze del Contact Center Voice & Web.
Le NOSTRE preziose ragazze (loro saranno contente per l’epiteto di giovani fanciulle) rappresentano un valore unico e insostituibile per l’azienda.
Le NOSTRE ragazze sono la voce accogliente che risponde ai clienti e se tale risposta non fosse efficiente e professionale, chi ne subirebbe le conseguenze sarebbe il BRAND dell’azienda Committente nostra cliente.
Le NOSTRE ragazze sono regolari dipendenti e non certo sottovalutate da pseudo-contratti di 5 euro lordi l’ora.
Le NOSTRE ragazze (ops… abbiamo anche un ragazzo: chiedo venia!) si impegnano in una continua e fondamentale formazione su ogni singolo progetto, per ogni singolo cliente, al fine di fornire il servizio con professionalità e soprattutto di salvaguardare il bagaglio formativo acquisito nel tempo.
Le NOSTRE ragazze/ragazzo sono la garanzia della qualità di Voice & Web ed è grazie a loro che noi diventiamo il punto di contatto umano strategico tra Cliente e Brand.
Ecco perché il Mio Servizio di Customer Care di Voice & Web è diverso e ne vado fiera.
Articolo di Simona Di Iorio Assistente Commerciale per Voice & Web.
La sfera di attività di Voice & Web spazia dai Servizi di Customer Care, alla Customer Satisfaction, al Customer Relationship Management (CRM), alla facilitazione e orientamento del Cliente nelle attività e nei processi di eCommerce, per migliorarne la user experience.
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